Fondazione Maddalena Grassi ha accompagnato Kasper, giovane americano tetraplegico, in un viaggio in Italia con i suoi amici.
Tutto è cominciato con una telefonata. Un gruppo di universitari americani, in partenza da Washington per un viaggio in Italia, cercava una soluzione per permettere al loro amico Kasper, tetraplegico, di partecipare. La richiesta era chiara: trovare chi potesse garantirgli assistenza professionale durante il soggiorno.
Di fronte a una richiesta complessa e fuori dall’ordinario, la Fondazione Maddalena Grassi ha scelto di rispondere positivamente, riconoscendo nel desiderio di vita di Kasper ciò che da sempre è al centro del suo operare: accompagnare e valorizzare la vita nelle situazioni più fragili.
Per accompagnare Kasper durante il viaggio, la Fondazione ha coinvolto due professionisti sanitari: Mario Rivera e Sonia Arias.
Mario ha seguito Kasper nella prima parte del viaggio, dal 29 maggio al 2 giugno. Sonia ha raggiunto il gruppo a Roma e ha proseguito l’accompagnamento fino al 7 giugno.
Entrambi hanno garantito una presenza continua e professionale, permettendo a Kasper di vivere ogni tappa in modo pieno, in sicurezza e in compagnia dei suoi amici.
Quando Sonia ha raccontato il viaggio durante un consiglio di amministrazione, il suo volto era luminoso: parlava di un’esperienza straordinaria, vissuta con un senso di pienezza inaspettato. Non immaginava che il desiderio di vivere di Kasper fosse così intenso: «Voleva fare tutto!»
Questa esperienza va oltre l’assistenza: è una storia di fiducia, di relazione, di vita possibile anche in condizioni complesse. Fondazione Maddalena Grassi ha ascoltato Kasper e i suoi amici, dimostrando che anche nella fragilità si possono aprire nuove strade.